Ostaggio libero e sequestratore in manette. Si è concluso così il sequestro lampo, durato circa sette ore, dell’imprenditore Luigi Martinelli, 54 anni, titolare di un’impresa di pulizie a Calcio, entrato armato ieri pomeriggio, dopo le 15, nell’Agenzie delle Entrate di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, trattenendo uno dei dipendenti.
L’ostaggio, Carmine Mormandi, è stato liberato spontaneamente dal sequestratore grazie alla mediazione dei carabinieri. Sotto shock, è stato trasferito all’ospedale per alcuni controlli, anche se nei suoi confronti non ci sarebbe stata alcuna violenza.
Il sequestratore,che aveva un debito col fisco non superiore ai mille euro, è stato arrestato dai carabinieri di Treviglio, intervenuti insieme a quelli del Comando provinciale di Bergamo.
L’episodio di ieri, l’ultimo in ordine di tempo che vede protagonista l’agenzia di riscossione e recupero crediti Equitalia pone ancora l’attenzione sulle disperate condizioni economiche di molti in Italia. L’episodio di Bergamo racconta lo stato di ordinaria disperazione in cui viviamo. Il presidente dell’Anci, Graziano Delrio propone in un’intervista su laRepubblica ‘un’agenzia meno costosa, che distingua i contribuenti in base al reddito, che adotterà pesi diversi a seconda che si tratti di un evasore o di un pensionato in bolletta’. La quota di maggioranza e il controllo saranno dell’Anci Nazionale ma ‘non sarà tutta in house. Attraverso un bando di gara individueremo uno o più operatori privati, soggetti che forniranno il know how organizzativo’.
L’agenzia, il cui obiettivo ‘non è fare utili’, si occuperà sia della riscossione ordinaria, sia del recupero crediti. La differenza con Equitalia è che ‘noi – dice Delrio – partiamo da un principio diverso. Non si può trattare allo stesso modo il pensionato che ha un appartamento di 80 mq e l’imprenditore che ha lo stesso tipo di alloggio. Verificheremo se si tratta di un lavoratore dipendente o di un cassintegrato. Non metteremo certo ganasce fiscali per debiti da 1000 euro, come abbiamo visto accadere’.
La proposta dell’Anci nazionale non toglie di mezzo le innumerevoli vicende e i dubbi legati alla gestione della riscossione e del recupero crediti in Italia. Ma cosa è Equitalia e perché torna periodicamente sulle pagine dei giornali con storie non proprio lontane alla quotidianità?
Equitalia è la società pubblica (51% Agenzia delle Entrate e 49% Inps) italiana incaricata della riscossione nazionale dei tributi. Il Gruppo Equitalia si compone delle società Equitalia S.p.a. (capogruppo), Equitalia Servizi, Equitalia Giustizia e di 3 Agenti della riscossione presenti su tutto il territorio nazionale (Sicilia esclusa, la cui società si chiama Riscossioni Sicilia S.p.A.).
Il servizio nazionale della riscossione dei tributi è tornato in mano pubblica con la costituzione di Riscossione S.p.A., che nel 2007 ha cambiato nome in Equitalia S.p.A. La riforma della riscossione è avvenuta nel 2005.
Fino al 30 settembre 2006 la riscossione era affidata in concessione a privati, prevalentemente banche, circa 40.
Nell’ultimo periodo la società è diventata protagonista delle principali pagine dei quotidiani nazionali e internazionali.
Il 28 marzo scorso a Bologna un uomo di 58 anni è morto dopo essersi dato fuoco dentro una vettura parcheggiata davanti alla sede della Agenzia delle entrate a Bologna. In tre lettere spiega il motivo del gesto e i problemi economici da cui è scaturito: una è indirizzata alla commissione tributaria.
Lo scorso dicembre un plico imbottito esplode tra le mani del direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna. L’attentato viene rivendicato dalla Fai – Federazione Anarchica Informale. Un altro pacco bomba era stato inviato in Germania alla sede centrale della Deutsche Bank di Francoforte . Il 15, una busta insospettisce gli impiegati del centro di smistamento delle Poste. All’interno un congegno per farla esplodere.
Il 2012 inizia con un mese decisamente esplosivo. Sono 4 gli episodi relativi a Equitalia, che si susseguono ad una velocità impressionante, dal 14 al 31 gennaio.
Polvere sospetta all’interno di una busta indirizzata ad Equitalia. Sono attivate le procedure di prevenzione anti antrace: il nuovo anno è iniziato da undici giorni. A Roma, un pacco dinamitardo arriva all’ufficio postale di piazza Mazzini: indirizzato alla sede di Equitalia di via Cristoforo Colombo, la polizia accerta con una macchina radiogena che all’interno c’è polvere da sparo e una miscela su cui sono iniziano accertamenti. Il 16 gennaio una telefonata ai carabinieri di Terni annuncia l’invio di un pacco bomba alle sede di Equitalia di Viterbo. Nei due pacchi fatti arrivare da Ponte Galeria, gli artificieri dei carabinieri di Roma non trovano nulla. Dieci giorni dopo ancora un paio di plichi destano sospetti. Sono destinati alle sedi di Equitalia a Milano, in centro e in periferia. Un proiettile imbustato raggiunge la sede di Equitalia a Roma di via Ippolito Nievo. La busta, spedita da Babbo Natale, priva del timbro e con codice di avviamento postale proveniente da Milano, desta subito sospetti.
Meno di un mese fa, il 29 marzo, un uomo si dà fuoco a Verona davanti all’Agenzia delle entrate ma senza gravi conseguenze.
Il Giorno di oggi riporta invece la storia di un imprenditore forlivese, Ernesto Salmi, a cui il fisco chiede di pagare 600 mila euro per un fornello assente all’interno di 35 appartamenti acquistati a Lido Adriano, all’interno del complesso edilizio Residence Verde Mare che ne comprende 120, nel 2004. La Eurocom Italia srl, di cui è titolare effettua l’acquisto, ma qualche anno dopo l’Agenzia delle entrate decide che la mancanza di un fornello all’interno di un alloggio gemello, fa salire il valore degli appartamenti. Salmi è raggiunto da tre cartelle di Equitalia per una somma complessiva vicina a 600 mila euro. Si sostiene che al momento dell’acquisto avrebbe dovuto versare l’Iva al 20% e non al 10%.
L’imprenditore organizza la sua difesa. Presentato due volte ricorso Salmi prende carta e penna, scrive al ministero delle Finanze, ad Angelino Alfano prima e poi a Paola Severino, titolare del dicastero della Giustizia. ‘Sono stufo di queste vessazioni’ dice ‘Chi nomina i componenti della commissione tributaria? Sto valutando di lanciare una raccolta di firme per promuovere l’elezione diretta di queste cariche’.
Al momento, Salmi non ha sborsato nulla per le contravvenzioni, piuttosto ha speso per avvocati e ricorsi. L’ultimo, inoltrato alla commissione tributaria regionale, contro il pronunciamento del tribunale di Forlì, verrà discusso l’anno prossimo.
https://cookednews.wordpress.com/2012/05/03/bergamo-messo-alle-strette-da-equitalia-occupa-unagenzia-delle-entrate-e-fa-un-ostaggio/
http://www.gruppoequitalia.it/equitalia/opencms/it/
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/home
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/InCasoDi/Cartella+pagamento/Scheda+Informativa+CartPag