Islam: leader Hezbollah, ‘continuate a manifestare’

‘Continuate a manifestare con il film su Maometto. Mostrate la vostra rabbia e collera’. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha lanciato un appello a manifestare in Libano contro il film anti-islamico ‘The Innocence of Muslims’, girato negli Stati Uniti e diffuso su internet, che ha scatenato la rabbia di tutto il mondo musulmano con esplosioni all’ambasciata statunitense in Libia, uccidendo Chris Steven, rappresentante diplomatico.

‘Dovete mostrare al mondo intero la vostra rabbia e la vostra collera, lunedì e i giorni che seguiranno’, ha dichiarato il capo del movimento sciita in un discorso diffuso da al Manar, l’emittente di Hezbollah. Ha lanciato un appello ai suoi sostenitori a manifestare oggi nella periferia sud di Beirut, mercoledì a Tiro, venerdì a Baalbeck (est), sabato a Bent Jbeil in Libano meridionale e domenica nella Valle di Bekaa.

Si è inoltre rivolto ai musulmani di tutto il mondo, che ha esortato a reagire di fronte a questo film descritto come il ‘peggior attacco contro l’Islam, peggiore ancora dei ‘Versi satanici’ (un romanzo di Salman Rushdie pubblicato nel 1988), del fatto di bruciare copie del Corano in Afghanistan o le vignette del profeta Maometto pubblicate da un quotidiano danese.

Intanto sono almeno 50 le persone arrestate in Libia nel quadro dell’inchiesta sull’assalto al consolato degli Stati Uniti in cui sono rimasti uccisi l’ambasciatore statunitense Chris Stevens e altri tre cittadini americani. Lo ha riferito il presidente del Parlamento libico Mohammed al-Megaryef in un’intervista al canale tv CBS News.

L’attacco armato contro il consolato degli Stati Uniti a Bengasi, in Libia è cominciato con una manifestazione spontanea contro il film anti-islam. Lo ha affermato l’ambasciatore degli Stati Uniti all’Onu, Susan Rice, contraddicendo le affermazioni di Tripoli.

‘Secondo le informazioni in nostro possesso attualmente, le proteste sono iniziate in modo spontaneo e non premeditato’, sulla falsariga di quello che era accaduto qualche ora prima al Cairo, ha spiegato Rice. ‘Crediamo che un piccolo gruppo di persone sia arrivato davanti al consolato per copiare quello che facevano al Cairo e gruppi di estremisti pesantemente armati abbiano approfittato della situazione’, ha aggiunto Rice sottolineando che per le conclusioni ufficiali si debbano attendere le ‘conclusioni’ definitive dell’inchiesta.

http://www.usunnewyork.usmission.gov/
https://cookednews.wordpress.com/2012/09/16/film-anti-islam-gli-states-evacuano-le-ambasciate-di-sudan-e-tunisia/

Fermato il produttore di ‘Innonce of Muslim’, il film anti-Islam causa dei disordini in Medioriente e Australia

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libya-protests_053 (Photo credit: Crethi Plethi)

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato una risoluzione di ferma condanna degli assalti a sedi e personale diplomatico, avvenuti in molti Paesi per le proteste contro il film anti-islamico prodotto negli Stati Uniti. Intanto le autorità federali statunitensi hanno interrogato Nakoula Basseley Nakoula, copto di origini egiziane che dice di essere uno dei produttori del film. In Italia il Viminale aumenta la vigilanza sugli obiettivi Usa.

L’uomo sospettato di essere il produttore del controverso film anti-islamico ‘Innocence of Muslims‘, che ha scatenato un’ondata di violenze antiamericane in molti paesi arabi, è stato arrestato a Los Angeles ed è sottoposto a interrogatorio da parte delle autorità. Lo riferisce CBS News con un messaggio su Twitter.

L’ondata di proteste per la controversa pellicola, intanto, è arrivata anche in Australia. Centinaia di persone si sono scontrate oggi con la polizia a Sidney, davanti al consolato statunitense. I manifestanti, tra cui anche donne e bambini, sono scesi in strada urlando slogan antiamericani.

‘Siamo stanchi che tutti deridono il nostro amato profeta’, ha detto un manifestante. ‘Non hanno diritto di irridere il nostro profeta, noi non andiamo in giro a irridere le altre religioni’. ‘Ci chiamano terroristi’, ha detto un’altra manifestante, Sarah Jacob, ‘ma stanno terrorizzando il nostro popolo’.

Ieri violente manifestazioni si sono svolte in molti paesi arabi. Almeno otto persone sono morte negli incidenti a Khartoum, a Tunisi e al Cairo. Martedì scorso era stato ucciso l’ambasciatore americano in Libia, Chris Stevens, a seguito di un assalto al consolato americano a Bengasi.

Secondo il sito Tunisie Numerique, che cita fonti ospedaliere, è salito a quattro il numero dei morti negli scontri di ieri davanti all’ambasciata americana a Tunisi. Il sito cita fonti dell’ospedale Mongi Slim dove ieri sono stati portati molti dei feriti. Tunisie Numerique riferisce che tre delle vittime sono decedute per ferite d’arma da fuoco. La quarta, un uomo, non è sopravvissuto ad un grave trauma cranico.

Il pericolo di violente proteste contro il film blasfemo su Maometto potrebbe dilagare anche negli Stati Uniti. E’ l’allarme lanciato dalla Fbi, che mette in guardia sulle possibili azioni dei gruppi estremisti. ‘Il rischio di violenza potrebbe aumentare sia in casa che fuori con il film che continua ad attirare attenzione’ avvertono il Federal Bureau e il Dipartimento della Sicurezza Nazionale che ha invitato le organizzazioni religiose a ‘riportare prontamente attività sospette’.

Aggiornamento 

Di almeno 10 morti. E’ questo il bilancio secondo le cronache della tv satellitare Al Jazeera. Scontri e spari a Tunisi, incendiata anche una scuola americana. A Khartoum assaltate le sedi diplomatiche di Usa, Gran Bretagna Germania. Proteste e scontri anche in Egitto. Manifestazioni in Bangladesh, con 10mila persone in piazza a Dacca, in Malaysia e in Indonesia.

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