Gaza: inflitti due ergastoli per l’omicidio di Vittorio Arrigoni

Sono stati inflitti due ergastoli per l’omicidio di Vittorio Arrigoni, il cooperante italiano ucciso nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011 a Gaza dopo essere stato sequestrato. Lo ha annunciato un tribunale di Gaza. Mahmoud al Salfiti e Tamer al Hassasna, riconosciuti colpevoli del sequestro e dell’omicidio da un tribunale militare del territorio governato da Hamas, sono stati condannati all’ergastolo.

Inoltre, a Khader Jiram sono stati inflitti 10 anni di carcere, e ad Amer Abu Houla un anno per aver messo a disposizione la casa in cui Arrigoni fu ritrovato impiccato nell’aprile 2011.

Vittorio Arrigoni, 36 anni, militante dell’associazione filo-palestinese International Solidarity Movement, fu ritrovato impiccato il 15 aprile 2011 a Gaza, qualche ora dopo essere stato preso in ostaggio da un gruppo di salafiti jihadisti. Questi ultimi reclamavano la liberazione dei loro compagni detenuti da Hamas, in particolare il capo dell’organizzazione radicale Tawhid wal-Jihad, sceicco Hisham al Saedini, poi rilasciato nell’agosto 2012 grazie a una mediazione giordana.

La morte del militante pacifista italiano, che emozionò il mondo dei cooperanti, è stata la prima di uno straniero a Gaza da quando il movimento estremista islamico ha preso il potere, nel giugno 2007.

Di seguito l’ultima intervista di Vittorio Arrigoni tratta dal film ‘Gaza a cielo aperto’ di Maurizio Fantoni Minnella.

http://guerrillaradio.iobloggo.com/
http://palsolidarity.org/

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