Napolitano risponde a Berlusconi: ‘elezioni entro il tempo prefissato per legge’

Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano (Photo credit: Air Force One)

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto al Pdl e a Silvio Berlusconi che ha chiesto più tempo per la campagna elettorale e lo slittamento del voto per le elezioni politiche al primo weekend di marzo invece che l’ultimo di febbraio.

E’ ‘interesse del Paese‘ non prolungare eccessivamente la campagna elettorale, ha sottolineato Napolitano in una nota diffusa dal Quirinale. ‘In quanto alla indizione delle elezioni politiche – viene sottolineato nella nota – corrisponde alla prassi costante la fissazione della data in un momento intermedio tra il minimo di 45 giorni previsto dalla legge e il massimo di 70 fissato in Costituzione‘. Ed ‘è egualmente interesse del paese che ci si attenga a tale prassi e non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale affinché possa ristabilirsi al più presto la piena funzionalità delle Assemblee parlamentari e del Governo in una fase sempre critica e densa di incognite per l’Italia‘.

Intanto l’incertezza sulla data delle dimissioni di Monti e dell’approvazione della legge di Stabilità sull’onda delle pressioni del Pdl e dello stesso Berlusconi di rinviare il voto ha una prima conferma: l’ordine dei giornalisti ha comunicato che la conferenza stampa di fine anno del presidente, prevista per il 21 dicembre, è stata rinviata. E’ dunque a rischio il varo della legge di stabilità entro la settimana, cosa sulla quale è tornato a scagliarsi il leader del Pd Bersani. Sono ‘indecorosi, incommentabili i traccheggiamenti’ sui tempi elettorali e sulla approvazione della legge di stabilità’, ha detto il segretario democratico parlando a Bruxelles, dove ha incontrato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.

Pier Ferdinando Casini spiega che alle prossime elezioni lo ‘sforzo fatto da milioni di italiani non andrà vanificato’. Il leader dell’Udc stamattina a palazzo Chigi ha incontrato il premier insieme a Lorenzo Cesa, Luca Cordero di Montezemolo e Andrea Riccardi.

‘Stamattina abbiamo parlato di cose meno misteriose di quello che sembra, ma non della discesa in campo di Monti. Deciderà lui quando sarà opportuno. Non dobbiamo tirare Monti per la giacca’. Casini chiarisce: ‘Noi, però non disertiamo. Nel momento più difficile per il Paese siamo in campo per non disperdere i sacrifici fatti dagli italiani e continuare sulla strada della salvezza nazionale’.

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